Guida al consulto dei Tarocchi

Il consulto dei Tarocchi è una parte importante della pratica divinatoria ed eseguirlo correttamente è essenziale. In questa pagina riportiamo le fasi e i suggerimenti per eseguirlo al meglio.

Dove

Il posto dove si svolge il consulto è importantissimo, i Tarocchi richiedono rispetto e anche il luogo deve essere scelto attentamente. Molte persone leggono le carte ovunque, in macchina, su una panchina, in mezzo alla folla e questo è sbagliatissimo! Non serve necessariamente un stanza dedicata ai consulti con scenografie esoteriche e oggetti vari, è sufficiente una stanza tranquilla con un tavolo abbastanza ampio per disporre comodamente le carte e due sedie comode. Ci deve essere silenzio per favorire la concentrazione del consultante e del cartomante, i Tarocchi non si leggono in mezzo al caos, alla folla o in posti rumorosi, si finirebbe per distrarre tutti e la lettura non verrebbe bene. Niente luci troppo forti o troppo basse, una leggera penombra che permette di vedere bene le carte è sufficiente. Anche il colore del tavolo fa la sua differenza, deve essere di un colore che permette di distinguere bene le carte ma non deve distrarre lo sguardo. Si può usare tranquillamente un copritavolo di un colore rilassante e che favorisce il consulto. In commercio si trovano anche dei tappetini rettangolari realizzati apposta per i consulti, molti anche con disegni magici ed esoterici. Insomma niente deve distrarre dal consulto e dalle carte.

Quando

La severa tradizione divinatoria ci riporta una lunga lista di regole su quando si può fare il consulto ma ai giorni nostri è difficoltoso e a volte impossibile rispettarle tutte, basta quindi osservare alcuni accorgimenti basilari. Prima di tutto sia il cartomante che il consultante devono essere in uno stato psico fisico ottimale, soprattutto il cartomante deve essere: riposato (leggere le carte richiede molta energia e concentrazione ed è quindi importante che non sia troppo stanco o assonnato), in buona salute e con la mente libera da pensieri negativi (in poche parole se il cartomante sta attraversando un periodo che lo rende triste, depresso o con il morale a terra è meglio che non esegua consulti). La tradizione ci indica anche dei periodi e giorni ben precisi dovuti alle fasi lunari, ma a parte queste indicazioni potete leggere le carte sempre, scegliendo dei momenti in cui vi sentite più ricettivi e più tranquilli (ognuno ha i suoi). Evitate, se potete, la domenica ovvero il giorno sacro per eccellenza. La frequenza delle letture è importantissima, molte persone abusano dei consulti facendo la stessa domanda o chiedendo la stessa cosa tutti i giorni o più volte al giorno (spesso sperando nella risposta desiderata) e come si dice “chi troppo consulta, nulla prevede”. Le carte non rispondono se gli si chiede la stessa cosa troppe volte e finiscono per dare un risultato confuso e inesatto. L’ideale è che passino almeno 30 giorni tra una una lettura e un’ altra o almeno (vista la mutevolezza rapida di alcune situazioni) che si verifichi un cambiamento importante nella questione posta ai Tarocchi. Facendo uno strappo alla regola con alcuni metodi di lettura e per le domande più semplici e immediate si può effettuare il consulto anche dopo una settimana o dopo un giorno per domande veloci su eventi imminenti, ma non prima.

Come

La modalità del consulto è la parte pratica e più importante. Il cartomante dopo aver scelto il luogo e il momento giusto fa accomodare il consultante seduto di fronte a se, nessuno e niente deve disturbarvi o distrarvi per tutta la durata del consulto altrimenti si rischierebbe di spezzare la concentrazione ed il flusso dei significati divinatori. Siate gentili, cordiali e disponibili ad ascoltare e non cercate di mettere fretta alla persona che avete davanti ma dedicategli il giusto tempo. Tenete sempre presente che non tutti sono abituati a farsi leggere le carte e molta gente è un po’ smarrita e confusa al primo consulto (qualcuno anche diffidente), potrebbe essere afflitta da problemi che gli stanno a cuore e che li rendono infelici, tristi o ansiosi, quindi il cartomante deve saper infondere tranquillità e mettere a proprio agio il consultante, deve essere amico, psicologo, confidente e saper consigliare al meglio su tutte le situazioni in base alla propria esperienza e alla profonda sapienza dei Tarocchi. Spiegate tutto con chiarezza e rispondete a ogni domanda utilizzando un linguaggio semplice e comprensibile a tutti e cosa importante non tralasciate nessun particolare, anche le cose più negative vanno dette e spiegate sempre, ma ovvio con delicatezza e il giusto tatto. Una volta finito il consulto congedate il consultante con parole gentili e cortesi, dando eventualmente la vostra disponibilità futura e consigliando la data della prossima lettura se necessaria. I Tarocchi rispondono ad ogni quesito ma per rispetto evitate di porre domande troppo futili, alcune persone tendono a chiedere risposta su quesiti squallidi e di poco conto.

Mescolare le carte

E’ il momento in cui tutto si decide e in cui i Tarocchi ascoltano la domanda e scelgono la risposta più adatta, in cui si crea la previsione. Il modo di mescolare le carte è importante ma non sempre lo stesso, ogni cartomante ha il suo e usa sempre quello oppure lo cambia in base al metodo o al tempo che ha a disposizione. Per semplicità vi indico i due metodi utilizzati più di frequente:

1) Ordinate gli arcani maggiori per numero dalla carta zero (il matto) alla carta ventuno (il mondo) e se utilizzati gli arcani minori almeno per seme (Bastoni, Coppe, Denari, Spade). Ponete il mazzo al consultante e pregatelo di sparpagliarlo nuovamente, amalgamando le carte in senso rotatorio. In questo modo le carte vengono liberate dalle influenze delle letture precedenti e si impregnano così della vibrazione del consultante, si sintonizzano sulla sua stessa frequenza fornendogli la risposta più giusta. Una volta sparpagliato il consultante ricompone il mazzo e lo taglia, pronunciando la domanda ad alta voce, il cartomante prende le lame (cosi vengono chiamate le carte da molti) e le dispone a ventaglio e a faccia in giù chiedendo al consultante di sceglierne un certo numero (in base al metodo), infatti è lui stesso che nel momento in cui sceglie con la mano sinistra le carte a dar vita alla propria realtà nel passato, nel presente e nel futuro. È questo il momento culminante del consulto, guidate da un richiamo misterioso le dita del consultante, rilassato e a occhi chiusi, pescano, sfiorandone il dorso con i polpastrelli, questa o quella carta. Salvo indicazioni contrarie, disponeteli e leggeteli sempre procedendo da sinistra verso destra, vale a dire dall’infausto al fausto, dallo ieri al domani, dal sogno alla realtà e mai viceversa.

2) Ordinate gli arcani maggiori per numero dalla carta zero (il matto) alla carta ventuno (il mondo) e se utilizzati gli arcani minori almeno per seme (Bastoni, Coppe, Denari, Spade). Ponete il mazzo al consultante e pregatelo di mescolarlo nel modo tradizionale (quello classico che si usa quando si gioca con le normali carte napoletane). Chiedete al consultante di chiudere gli occhi e concentrarsi sulla domanda o sul quesito e di posare il mazzo sul tavolo solo quando si sente soddisfatto e pronto. Una volta mescolate il consultante pone le carte sul tavolo e le taglia verso sinistra e con la mano sinistra, pronunciando la domanda ad alta voce. Il cartomante prende il mazzo ed estrae le carte partendo dalla prima e le dispone scoperte da sinistra verso destra, vale a dire dall’infausto al fausto, dallo ieri al domani, dal sogno alla realtà e mai viceversa.

Un attenzione particolare va riservata alle carte del taglio che sono in un certo senso il perno del consulto e forniscono una prima panoramica della situazione e a volte anche direttamente la risposta. Lo stesso si può dire delle carte sfuggite inavvertitamente dal mazzo e cadute scoperte, che rappresentano quasi un oracolo a sé. Infatti, uscendo
a forza dalle altre, esse precedono e forse sovvertono, la scelta operata dal consultante, concretando in un certo senso la priorità del destino sul libero arbitrio.

Dritte o Rovesce? Arcani Minori o Maggiori?

Uno dei maggiori dibattiti tra cartomanti è se sia giusto leggere le carte tutte diritte o anche rovesciate. Nella tradizione si da un significato positivo alle carte diritte e negativo a quelle rovesce. Tuttavia molti famosi cartomanti leggevano i Tarocchi tutti diritti assegnandogli un significato positivo o negativo a seconda della situazione, della posizione e delle carte vicine. Non c’è una regola precisa ma affidatevi al vostro intuito e a come vi trovate meglio, oppure come fanno molti in base al metodo scelto, l’importante è che decidiate prima della lettura il verso in cui leggerle. Potrebbe capitare che anche se avete ordinato le carte tutte diritte alcune escano comunque rovesce, in tal caso lasciatele cosi come sono.

Stesso discorso nella scelta degli Arcani da leggere, scegliete voi se leggere solo gli Arcani Maggiori (che danno un significato più profondo e vasto) oppure aggiungere anche gli Arcani Minori (che entrano più nel dettaglio). Considerate anche la comodità, un mazzo di 22 carte è sicuramente più comodo da gestire di uno da 78. Il mio consiglio è di leggere gli Arcani Maggiori e Minori insieme o separati in base al metodo e alle questioni da porgere, se servono maggiori dettagli o un significato più elevato e profondo.

Il metodo di lettura

Il metodo di lettura (chiamato anche “gioco” o “stesa”) è la pratica di disporre le carte sul tavolo in base a un determinato ordine o posizione. La tradizione ci riporta moltissimi metodi di lettura: dai più semplici ai più complessi, da quelli per un determinato argomento o domanda a quelli più generali, dai più conosciuti e utilizzati a quelli più misteriosi e sconosciuti. Non c’è un motodo più efficace di un altro, ogni cartomante sceglie quello che sente più suo e con cui si trova meglio, spesso effettuando delle modifiche personali in base a sperimentazioni e riscontri, insomma scegliete un metodo che vi piace e se vi trovate bene e i riscontri sono positivi fatelo vostro. Ovviamente si è liberi di utilizzare anche più metodi a seconda dei quesiti e delle domande. Se siete all’inizio vi consiglio di utilizzare metodi semplici e più conosciuti (metodo delle tre carte o metodo delle sette carte), per poi passare a metodi più complessi (come il famoso metodo della croce celtica o altri). Considerate anche il tempo che avete a disposizione, se ne avete poco utilizzate sempre metodi veloci e dalle risposte chiare e precise, non si deve mai andare troppo di fretta. Infine ricordate gli abbinamenti (li trovate tutti QUI), i Tarocchi si leggono prima singolarmente e poi tutti insieme abbinandoli tra di loro. Nella pagina “Metodi di lettura” trovate alcuni metodi scelti tra più famosi e utilizzati.

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