Arcani Maggiori: La Giustizia

Leggere i Tarocchi - La Giustizia

Il suo volto, sorridente ma al contempo immobile e severo, è quello di Astrea, la dea greca della Giustizia, che sorregge la bilancia equinoziale, salita al cielo a ritrarsi fra le nubi, stomacata dall’ingiustizia degli uomini. L’angelo alato dello zodiaco, che ricorda e sintetizza le funzioni di san Michele, ha il capo adorno di una corona di ferro, massiccia come il suo trono, che allude al rigore della legge. Nella mano destra impugna la spada a doppio taglio della fatalità, volta a ristabilire, con il premio o con la pena, l’equilibrio infranto; così come la bilancia, che sorregge con la sinistra, pesa e quantifica gli errori commessi. Rappresenta, quindi, la ragione, la coscienza con la quale non si deve mai venire a compromessi; l’equilibrio del bene e del male, della luce e del buio, del maschio e della femmina, ben sintetizzato dai colori alchemici dei suoi abiti, il rosso e il verde, e il trionfo della verità, anche quando si tratti di una verità spiacevole e difficile da accettare. Da notare che il numero dell’arcano, l’otto, ovvero quattro per due, è il numero della stabilità e dell’eternità, ottenuta grazie al perfetto equilibrio degli opposti. Non a caso, nel buddismo, la via da percorrere, fondata sul giusto mezzo, sulla conciliazione degli opposti, è chiamata ottuplice sentiero del Buddha. E l’otto è anche il numero di Saturno, il pianeta più lontano e più freddo, più vecchio e più rigoroso: il severo signore della ragione e della logica, della disciplina e del rigore, tutte prerogative sintetizzate alla perfezione da questo arcano. La Giustizia si connette simbolicamente a Hod, la sephirah di splendore, gloria, potenza, conservatrice del cosmo, al pianeta Venere e corrisponde alla lettera het dell’alfabeto ebraico.


SIGNIFICATI POSITIVI

Buona per i buoni, cattiva per i malvagi, anche diritta la Giustizia è una lama a doppio taglio: ognuno raccoglie ciò che ha seminato, ognuno ha ciò che si merita. Qualunque sia l’esito del gioco, sarà quello giusto per il consultante. Infatti la carta, soprattutto se abbinata ad arcani positivi, annuncia integrità, rigore, imparzialità di giudizio, onestà, moralità, ragione, equilibrio, virtù, fermezza di opinioni e propositi. La consapevolezza di aver agito per il meglio, di aver fatto tutto il possibile, nel rispetto della legge cosmica, assicura al consultante un senso di pace, ordine, armonia con se stesso e con gli altri. Occorre attenersi sempre a un comportamento corretto, conforme ai bisogni della collettività e della famiglia. È favorita soprattutto la vita di relazione, a patto che si sappiano controllare le istanze interiori. Anche la situazione più difficile può essere mantenuta sotto controllo, se la si affronta con spirito organizzativo, esattezza e metodo. Trattandosi, comunque, di un arcano severo, può fare riferimento a temporanee e necessarie restrizioni, obblighi a cui sottomettersi, buone azioni da non rinviare oltre, decisioni importanti da prendere. Se tutto è stato fatto per il meglio, la ricompensa è ormai vicina; sarà resa giustizia ai torti subiti e le azioni altruistiche verranno remunerate con onori, premi o risarcimenti pubblici. Successi legali, vittorie processuali in vista, grazie all’interessamento e agli utili consigli di un uomo di legge. Oltre che alla giustizia divina, infatti, l’arcano fa riferimento a quella umana: le leggi, i codici, la politica, la diplomazia. Se il consulto verte su una questione specifica, la realizzazione è certa, nonostante i tempi piuttosto lunghi e il ritardo che si rivelerà, alla lunga, positivo. Qualsiasi esito, favorevole o no, dovrà essere accettato senza ribellioni e senza rancori, appellandosi a tutta la logica e al buon senso cui la carta fa riferimento. Se esce per ultima, assicura che, nonostante gli ostacoli presenti, alla fine il consultante otterrà la vittoria.

In amore: Trattandosi di un arcano connesso con la legge, può segnalare la legalizzazione di un rapporto, un matrimonio, una gravidanza desiderata. Nella coppia e nella famiglia ritornano l’armonia e l’equilibrio, magari dopo un periodo un po burrascoso. Una guida serena ma giusta e un affetto sincero faranno miracoli per una persona in piena crisi esistenziale. Qualora le carte vicine lo confermino, la Giustizia può annunciare la fine benefica di un rapporto, per esempio un divorzio lungamente atteso o la liberazione da un legame soffocante e indesiderato.

Lavoro e denaro: Riguarda tutto ciò che nella professione ha a che fare con la legge: trattati, accordi, negoziati, contratti conformi alle clausole stabilite, ricorsi legali fruttuosi. Successi ottenuti grazie all’impegno e al metodo. Studi che proseguono bene, recupero in tutte le materie, buona riuscita ed esito positivo. La sua connessione con il segno della Bilancia e con il pianeta Venere la rende favorevole a coloro che svolgono una professione creativa, nonché al mondo dell’arte e della cultura in genere. La fortuna favorisce chi ha saputo dimostrare costanza e impegno, tenacia e perseveranza: eredità da tempo attesa, sicurezza economica raggiunta con un duro lavoro, crediti, un aumento di stipendio, affari proficui, buoni raccolti.

Salute: L’arcano dell’equilibrio e della conciliazione degli opposti non potrebbe che segnalare un’ottima salute, un buon equilibrio energetico, uno stato di benessere psicofisico. Totale recupero di un arto o di un organo offesi in un incidente.

Persone: Una persona fra i trenta e i cinquant’anni, razionale, severa ma equa, estremamente benefica per il consultante; una sorella, un’amica, la moglie, la socia, una valida collaboratrice. Un uomo di legge, un avvocato, un politico, un arbitro, un amministratore, un funzionario statale, un rappresentante dell’ordine, un mercante d’arte, un pittore, uno scultore, uno stilista, una persona attiva nel campo delle belle arti, un impiegato modesto, riservato, discreto, ma molto attivo. Talvolta si riferisce a una coppia di sposi o, in genere, agli altri.


SIGNIFICATI NEGATIVI

La legge rimane protagonista anche quando l’arcano si presenta capovolto, ma, in questo caso, i risultati non appaiono troppo confortanti. Si prevedono, infatti, complicazioni giudiziarie, cause perse, processi di difficile soluzione, controversie, scontri, grossi litigi, iniquità commesse nei confronti degli altri e, in compagnia di carte particolarmente pesanti, persino prigionia. Il consultante subisce, insomma, le conseguenze di un’azione errata o di un’eccessiva sottomissione alle opinioni correnti; ma non è detto, naturalmente, che sia sempre l’unico colpevole. Pertanto, i giudizi che lo riguardano possono essere completamente errati, le accuse false, la condanna ingiusta oppure solo parzialmente meritata. In qualche caso la situazione non è così grave, ma il consultante si trova di fronte a delle scelte ed è costretto ad abbandonare atteggiamenti e convinzioni troppo conservatori; l’intolleranza, il settarismo, i pregiudizi, la severità eccessiva e tirannica lo inducono a comportarsi in maniera scorretta. Attenzione soprattutto agli inganni, a furti, ricatti, corruzione, aggressioni, inimicizie e rivalità dichiarate. Frequenti i ritardi, i contrattempi, i guasti, la lentezza e l’incertezza con cui le situazioni evolvono, spesso a causa della disorganizzazione in cui il consultante vive. Vizi, surmenage, smoderatezza, eccessi in ogni campo.

In amore: La mancata armonia della coppia sfocia di frequente in una separazione legale oppure addirittura in un divorzio. Possibili problemi causati da una donna o da una persona sentimentalmente già legata. Un appuntamento
mancato.

Lavoro e denaro: Un contratto andato a monte, trattative interrotte, un esame rimandato. Occorre lavorare ancora a lungo a un progetto. Tentativi di ricatto e corruzione a danno del consultante. Perdite finanziarie, affari che si risolvono in un fallimento, debiti.

Salute: I malesseri di cui soffre il consultante sono da imputarsi a una professione troppo sedentaria. Patologie del sistema urinario, carie dentarie, tonsilliti, faringiti, asma. Se la lama è accompagnata da un arcano di Bastoni:
reumatismi.

Persone: Una persona timida, incapace di prendere iniziative.


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